
L’artroscopia al ginocchio è un intervento per la diagnosi o la cura delle patologie del ginocchio.
Come si effettua
- L’intervento è eseguito generalmente in anestesia locale; solo alcuni casi specifici possono richiedere l’anestesia generale o spinale.
Consiste nel praticare due-tre piccole incisioni sull'articolazione del ginocchio attraverso le quali il chirurgo accede con l’artroscopio (telecamera) e lo strumentario chirurgico costrituito da piccoli taglienti e pinze (basket) che hanno la funzione di asportare o levigare le superfici meniscali o cartilaginne danneggiate.
Nei casi in cui si intervine sulla ricostruzione legamentosa (lesione del legamento crociato anteriore) o nelle fratture del piatto tibiale l'artroscopio serve a controllare quanto si esegue e i risultati nell'articolazione stessa.
QUANDO SI PUO' FARE
L'artroscopia al ginocchio è indicata nei casi di:
- lesioni del menisco
- legamento crociato anteriore
- fratture del piatto tibiale;
- rimozione della membrana sinoviale
- condropatia rotulea

I tempi di recupero dopo l’artroscopia del ginocchio sono in genere abbastanza brevi e dipendono dal gesto chirurgico effettuato: nel post operatorio il paziente dovrà camminare evitando di pesare troppo sull’articolazione, grazie all’ausilio di stampelle o bastoncini canadesi sempre sotto indicazione e controllo del chirurgo esecutore.
La durata del periodo riabilitativo varia a seconda della patologia per la quale ha avuto seguito l’intervento chirurgico.
In media per una meniscectomia sono sufficienti 3-4 settimane prima di un recupero totale mentre per la chirurgia dei legamenti crociati il paziente avrà un recupero totale entro 6 mesi.